
Disegnare il cibo
Titolo orignale: 食べるを描く。(Taberu o kaku.)
Periodo: 27 maggio 2017 – 4 novembre 2018
Pianificazione e supervisione: Gorô Miyazaki
Organizzatore: Tokuma Memorial Foundation for Animation
Cooperazione speciale: Studio Ghibli
Sponsor: Nisshin Seifun Group Inc., Marubeni Power Co., Ltd.
Nota: Nel 2022 presso l’area Grandi Magazzini Ghibli del Ghibli Park è stata allestita una versione ampliata e rivista di questa mostra.
Il 27 maggio 2017 al Ghibli Museum ha aperto al pubblico la mostra: “Disegnare il cibo”.
Una delle caratteristiche distintive dei film dello Studio Ghibli è la loro attenta rappresentazione della vita quotidiana e la loro accurata descrizione delle attività quotidiane. Tra queste rappresentazioni della vita quotidiana, le scene dei pasti sono sicuramente memorabili.
Nei film dello Studio Ghibli molte sono le scene con cibo e pasti, come quella de “Il Castello nel Cielo” in cui Pazu e Sheeta mangiano insieme “toast con uova fritte”, la scena de “La Città Incantata” in cui Chihiro mangia la “palla di riso” che Haku le ha dato mentre piangeva e la scena di “Il Castello errante di Howl” in cui Howl prepara “uova e pancetta” e le mangia con Sophie e Markl.
I cibi che compaiono nel film non sono affatto speciali. Sono cibi comuni che si trovano ovunque intorno a noi. Però, ai cibi che vediamo nel film viene attribuito un significato speciale. Pazu e Sheeta legano mangiando insieme lo stesso cibo, e Chihiro trova la forza interiore per affrontare le difficoltà mangiando polpette di riso. Mangiando pancetta e uova intorno al tavolo da pranzo, Howl e i suoi amici diventano una famiglia. Queste scene di pasti informali sono permeate di un significato importante per la storia.
Ciò che rende possibile questo effetto drammatico è la potenza dei disegni, che raffigurano meticolosamente il cibo dall’aspetto delizioso e le espressioni e i gesti di chi lo mangia. Il cibo appare caldo, soffice e morbido, e chi lo mangia sembra gustarlo con piacere, il che rende la scena del pasto così accattivante. La delizia e l’atmosfera allegra vengono trasmesse dallo schermo, anche senza dialoghi.
In questa mostra speciale, venivano mostrate come le scene culinarie vengono rappresentate in modi che rendono il cibo ancora più delizioso di quello reale e ci fanno sentire felici.
Nella prima sala, erano messe in evidenza le “scene di cibo” memorabili di ogni opera e, attraverso dei pannelli, veniva spiegato come queste scene memorabili sono rappresentate.
Ad esempio, come viene animata la scena in cui Chihiro piange mentre si riempie le guance con una polpetta di riso? Veniva spiegato il movimento in dettaglio, svelando i disegni originali realizzati per quei pochi secondi.
Inoltre, le capacità di osservazione sono essenziali per animare i movimenti coinvolti nel mangiare, come l’azione di mordere qualcosa o usare le bacchette. Le bacchette sono state fornite sul tavolo da pranzo nella sala espositiva. Il suggerimento era quello di predersi del tempo per osservare i nostri movimenti mentre mangiamo.
La seconda sala si concentrava invece sulle scene di cucina. Erano presenti riproduzioni a grandezza naturale della cucina di casa di Satsuki e Mei de “Il mio vicino Totoro” e della cucina della Falena Tigre de “Il Castello nel Cielo“. Si poteva adesempio entrare nello spazio in cui Satsuki e Sheeta cucinavano.
Rappresentare il “cibo” significa rappresentare la cultura di fondo della vita. Conoscenze e curiosità arricchiscono i film. C’era acnche un angolo dedicato a libri di consultazione e altro materiale.
L’augurio dello staff era che i visitarori potessero acquisire una comprensione più approfondita delle “scene di cibo” che arricchiscono e animano i film.
La mostra Disegnare il cibo ha chiuso i battenti il 4 novembre 2018.