I tre orsi

I Tre Orsi

I tre orsi

Titolo orginale: 3びきのくま ~映画にできないとっておきのおはなし~ 3 -Biki no kuma ~ eiga ni dekinai totte oki no o hanashi ~
Periodo: 19 maggio 2007 – 11 maggio 2008

Pianificazione e composizione: Hayao Miyazaki
Cooperazione speciale: Isao Takahata
Organizzato da: Tokuma Memorial Foundation for Animation,
In collaborazione con: Fukuinkan Shoten

Informazioni sul libro illustrato “I tre orsi”

“I tre orsi” era originariamente una fiaba popolare orale. Ora è stata trascritta e pubblicata come libro illustrato in Giappone e in tutto il mondo. La versione presentata in questa mostra è scritta da Tolstoj e illustrata da Vasnetsov. La versione originale russa è stata pubblicata nel 1961, mentre quella giapponese è stata tradotta e pubblicata da Fukuinkan Shoten nel 1962.

Il 19 maggio 2007 al Ghibli Museum ha perto al pubblico la mostra: “I tre orsi” ispirata al libro illustrato di Lev Tolstoj del 1837 (conosciuto anche come “Riccioli d’oro e i tre orsi”).

Hayao Miyazaki si era chiesto, ogni volta che ne aveva avuto l’occasione: “È possibile fare un film da questa storia che i bambini amano e leggono e rileggono?”.
Alla fine era però giunto alla conclusione che questa storia era “una storia molto speciale che non può essere trasformata in un film”.

Questa è la storia dei “Tre Orsi”.

Una famiglia di Orsi, composta da Mamma orsa, Papà orso e cucciolo va a fare una passeggiata nel bosco mentre aspetta che la zuppa per la colazione si raffreddi. Mentre sono via, però, una ragazzina un po’ troppo curiosa entra nella loro casa. Riccioli D’Oro, questo il nome della ragazzina, e comincia a usare le loro cose, assaggia tutte e tre le zuppe, si mette sulle sedie di ognuno, ma arrivata a quella dell’orsetto, la rompe; quindi prova ciascuno dei tre letti, trovando scomodi quelli degli orsi adulti si addormenta in quello del cucciolo.

Gli orsi, una volta rientrati in casa capiscono subito che qualcuno è entrato; il piccolo si lamenta vedendo la sua sedia rotta e la scodella con la sua zuppa completamente vupta. Trovano infine la ragazzina nella camera da letto, ma lei, svegliandosi di soprassalto, scappa via a gambe levate!
Riccioli d’oro impara la lezione, e non entrerà mai più nelle case di estranei.

Molti adulti rimarrebbero scioccati da questa storia semplice e incisiva.
Perché i bambini ne sono così attratti? Cosa ha di così speciale questa storia?

La mostra esplorava il fascino del libro illustrato “I tre orsi”. È stata ideata e curata dallo stesso Hayao Miyazaki .

Nella prima stanza era stata ricreata la casa degli orsi, un grande tavolo con sedie, un grande piatto con cucchiai…

L’inteto era quello di fare provare a sperimentare ai visitatori il desiderio della ragazza dallo spirito libero di “toccare” le cose.

Le dimensioni degli ogetti erano volutamente esagere per poter così ricreare il punto di vista di RIccioli d’oro.

Nella seconda sala, Takahata spiegava in modo logico perché i bambini trovano “I tre orsi” così interessante. Parlava del fascino misterioso di questo libro illustrato, che permette al lettore di apprezzarlo dal punto di vista della bambina, degli orsi e persino da spettatore.

La mostra “I tre orsi” ha chiuso i battenti l’11 maggio 2008.


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